sabato 22 novembre 2008

Wimax e Umts pronti all'asta.

In tutto il mondo sta avvenendo quello che viene definito lo “switch off” della tv analogica. Questo non vuol dire che non vedremo più Pippo Baudo per i prossimi decenni, ma solo che le attuali stazioni televisive dovranno adattarsi ai nuovi standard della tv digitale.

Altra novità importante è il minor utilizzo di banda a parità di programmi trasmessi. E che fine faranno le frequenze non utilizzate? Domanda difficile.

In America, avanti anni luce, è già iniziata la corsa ad accaparrarsi tali spazi. Primo fra tutti Google che vorrà sfruttare le potenzialità wimax per i dispositivi che utilizzano Android.

In Europa la situazione è frammentata, con i paesi nordici che corrono mentre altri come l’Italia e Spagna che sono ancora lontani dal passaggio alla tv digitale(si parla, per l’Italia, del 2011-2012 come fine lavori). Poi vi è il problema delle frequenze militari che difficilmente verranno liberate, e infine il problema Umts. Si perché come tutti sanno le risorse di Banda Umts sono risicate e occupano frequenze molto elevate(non ideali per offrire servizi). Come al solito mentre tutti viaggiano a velocità più o meno elevate, e non parlo solo di quelle di trasmissione, l’Italia resta al palo. Solo una direttiva dell’unione europea potrà salvarci. A presto.
UMTS & HSPA


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